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fauno orante, bronzo, 1993 di Antonio Santacroce

Fauno Orante
Un opera perduta ma ritrovata

Era stato appena tolto dal forno quando un'imprenditore edile vedendolo esprimeva il desiderio di poterlo portare a casa, prometteva di fare tutti i lavori che servivano nei due appartamenti che Santacroce possedeva al 337 di via San Giuliano a Catania.

I lavori cominciarono ma una volta interrotti non furono più ripresi. Sparivano così e l'imprenditore e il Fauno Orante, dopo vent'anni, l'opera riappare al mercatino delle pulci. Il detentore si lamentava che non riesce a venderlo perché non è firmato. Qualcuno avvisa l'autore che lo acquisisce piangendo di gioia per averlo ritrovato.

È con la determinazione di non permettere più a nessuno di nasconderlo, per questo corre subito in fonderia per farne un magnifico bronzo.

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